A me correre piace moltissimo. Se c’è una cosa che mi rende felice e libero da tutto è, mettere le mie scarpe da corsa ASICS e andare…
Ho praticato molti sport nella mia vita, fin quando la corsa mi ha scelto e ha prevalso su tutti gli altri, che comunque non ho del tutto abbandonato (Sci, nuoto, bike). Non importa dove corro, se al mare, in montagna, in città o in un qualsiasi luogo improvvisato. Per me, è importante muovermi e sentire la fatica che si mischia al sudore sulla pelle, con la consapevolezza di aver dato e allo stesso tempo ricevuto energie.
Mi sento come un esploratore, mi piace mettermi a correre senza sapere di preciso dove vado a farlo, perché adoro usare l’immaginazione e cercare di capire cosa troverò dietro la prossima curva, salita, discesa o magari dopo un lungo rettilineo. Sono sempre curioso di sapere il grado di difficoltà o di tranquillità e divertimento con cui mi dovrò misurare. Non sempre le uscite mi regalano il piacere tanto desiderato, capita che un allenamento non vada per il verso giusto, ed è soprattutto da questo che traggo insegnamento, così all’uscita successiva punto più in alto, fin quando l’obiettivo non è raggiunto. Non sono uno che si tira indietro o che si arrende facilmente, ne è un esempio lampante la mia ultima maratona di New York (2017), dove dopo cinquecento metri dallo start, mi sono fratturato il quinto metatarso del piede destro e ho deciso comunque di proseguire il resto dei 41 chilometri e poco più, raggiungendo il traguardo.
Mentre mi alleno uso la vista, osservo e guardo il paesaggio, i luoghi, le cose, la natura e spesso mi soffermo sulle persone che mi scrutano pensando chissà cosa sul mio conto mentre corro al freddo, con la pioggia, la neve o i 38 gradi dell’estate. Alla fine so che non è facile far capire lo spirito di piacere che provo e con cui affronto tutto questo che per me è normalità, mentre l’anormalità è stare fisso in un luogo senza far nulla, magari rimanendo comodi sul divano mentre si guarda la Tv. Mi lascio trasportare da ciò che vedo, e mi regalo grandi emozioni nel contemplare come in 365 giorni l’anno i posti cambiano, colori, forma, suoni e profumi.
Utilizzo il tatto, vestendo e lasciandomi conquistare dalla comodità e tecnologia con cui vengono prodotti i capi ASICS che utilizzo durante le mie corse, e spesso nella vita di tutti i giorni. Lascio anche alla sensibilità dei miei piedi e delle mie falcate, un tocco spesso delicato, ma a volte anche di grande impeto, battendo i piedi con ferma decisione per terra, assaporo e saggio i vari tipi di terreno, il più delle volte asfalto, sterrato, pista, e quando posso la sabbia del mare, magari facendo un tuffo finale dopo la sessione di allenamento, esperienza che riesco a ripetere spesso quando d’estate mi alleno a Crotone.
Non corro mai con la musica, se devo sentire musica lo faccio in luoghi appropriati, ma non giudico chi la utilizza per farsi compagnia, anzi a volte la consiglio pure. Mi piace ascoltare in primis il respiro e il battito del mio cuore, se si potesse sentire all’esterno, urlerebbe all’impazzata di felicità. Ascolto i rumori e i suoni di tutto ciò che mi circonda cercando di trarne sensazioni positive.
Vuoi mettere una corsa in campagna o al mare di primo mattino con quel bel profumo di fieno o di salsedine? Ogni corsa ha il suo profumo, quindi l’olfatto per me è importante, quasi alla pari di indossare un buon paio di scarpe da running.
E poi diciamolo francamente, nella corsa se non c’è gusto difficilmente puoi provare amore verso questo sport, lo stesso sentimento che mi spinge tutti i giorni ad aprire la porta di casa per assaporare qualche ora di un mondo che faccio tutto mio, che cerco di trasmettere anche agli altri, facendomi promotore sociale nel organizzare corse e allenamenti in gruppo, perché oltre a stimolare i sensi, nella corsa trovo il benessere mentale, fisico, di aggregazione, e non per ultimo quello del divertimento allo stato puro.
Adesso scusatemi, vado a dar libero sfogo ai miei sensi.