La 2° Mezza maratona di Roma in notturna

“Tu non potresti vedere nulla maggiore di Roma”, si racchiude in questa affermazione di Orazio la mia seconda mezza maratona di Roma in notturna. Dopo l’esperienza dello scorso anno ho voluto essere presente per la seconda volta a questo importante e suggestivo impegno sportivo che ha attratto runners da ben 53 nazioni.

Roma è splendida come sempre, questo noi italiani lo sappiamo bene, ancor meglio lo sappiamo noi corridori che abbiamo il privilegio di correre per le strade di molte città, e devo dire che io ne giro e ne ho girate parecchie e, nulla, dico proprio nulla, ripaga l’animo, la vista e il cuore, quando si tratta di asfaltare con i nostri piedi la città eterna. Di certo in questo periodo non si viene qui per fare prestazioni sui tempi, ma solo per il piacere di correre di notte in questo grande museo a cielo aperto.

Ovviamente non sono mancate le criticità che tutti ben conosciamo relative alle strade romane, ma credo che si possa bypassare questo aspetto, anche perché il percorso è stato leggermente cambiato e devo dire anche migliorato rispetto al 2017, non per questo è meno duro e impegnativo. Il tracciato ha toccato comunque i monumenti e le vie più importanti della città, come: piazza del Popolo e Spagna, Colosseo, Piramide e piazza Venezia per poi risalire verso nord costeggiando il lungo Tevere e riscendere verso il traguardo del 21 chilometro fissato sempre in piazza del Popolo.

Correre a Roma prevale su tutto, ti fa dimenticare di dover fare 21 chilometri col caldo, dei fastidiosi sampietrini e della fatica. Per quanto riguarda la mia gara, devo dire che non mi sono preparato molto per l’evento, e alla fine ho corso comunque bene e sono soddisfatto della prestazione, chiusa in 1:26:56 (risultati) giocando negli ultimi 300 metri con il pubblico andando a destra e sinistra degli spalti. Questo risultato lo porto a casa grazie anche alla scelta giusta delle scarpe utilizzate, le ASICS DynaFlyte2 che per leggerezza, comodità e reattività mi hanno spinto fino al traguardo senza farmi sentire grande fatica. Ho corso quasi tutta la gara da solo perché dal sesto chilometro in poi, quei quattro o cinque compagni di viaggio che avevo hanno tirato i remi in barca e sono stato costretto a proseguire il resto dei chilometri cercando di dare il meglio che avevo, questa situazione mi ha  dato la possibilità di potermi concentrare molto sul paesaggio e di godermi la gara in maniera in tutta tranquillità.

Il pubblico romano misto ai tantissimi turisti è stato fantastico come sempre, incitando i corridori all’inverosimile. Ci tengo a ringraziare due amici, Rocco Meo di Idemedia che insieme a Domenico Todarello della ormai famosa pasticceria Strabbioni a Roma, hanno voluto fortemente appoggiare questa iniziativa, che il giorno precedente alla gara ha avuto anche il patrocinio del prestigioso Rotary International Club Roma Olypic distretto 2080.