Quanta paura fa a noi sportivi questa parola?
Prima o poi capita (meglio se non capita) e quando accade ti crolla il mondo addosso.
Non ci posso credere, mi devo fermare?
Ho una frattura al 5° metatarso e il dottore lo sta dicendo proprio a me?
Io, super, ultra, invincibile che non si ferma mai?
Sono sensazioni che non vorresti mai provare, ma dobbiamo imparare a considerare che tutte le nostre azioni quotidiane, lavoro, famiglia, amici e sport, sono fatte di cose belle e di cose meno belle. Il rifiuto di volersi fermare di fronte all’evidenza è difficile da accettare, ma bisogna saperlo incassare, con calma, elaborare e metabolizzare che non siamo poi così invincibili come credevamo, come quando corriamo sotto la pioggia, con la neve, col vento forte e con meno 4 gradi, o addirittura con 40 gradi al cocente sole estivo.
Bisogna saper attendere e lasciar fare a cure mediche e allo scorrere del tempo, solo così se ne può venir fuori riducendo il tempo di recupero dall’infortunio. La pazienza gioca un ruolo fondamentale, ai primi miglioramenti la voglia di rimettersi su strada è davvero forte.
Durante il mio periodo di stop ho sempre cercato soluzioni alternative, facendo una piccola palestra di corpo libero in casa, dove ogni giorno lavoravo circa un’ora, facendo ciò che il fisico mi permetteva di fare, così, giusto per farmi trovare pronto quando sarebbe arrivato il momento di ripartire.
C’è ancora un pochino da lavorare per raggiungere il 100% della forma fisica, ma il peggio è passato e il bello è attorno a me, ma soprattutto è sotto i miei piedi.