Tornare a correre dopo l’infortunio.
È stato stato davvero duro non poter correre per due mesi. Ho cercato di tenere la mente ben occupata per riempire quello spazio di tempo che in genere dedico agli allenamenti.
Finalmente il periodo di stop è finito, ma la cosa bella è, che oggi torno ad essere “competitivo”, e per farlo ho scelto la mezza maratona dedicata a Pietro Mennea, che si disputa nella sua città natale, Barletta.
Sono emozionato e allo stesso tempo un pochino timoroso perché oggi la cosa più importante non è il crono finale, ma avere il coraggio di partire nella folla che scalpita nell’attesa dello start. Tutto questo per superare quel trauma subito quando poco più di due mesi fa mi sono infortunato fratturandomi il quinto metatarso del piede destro poco dopo la partenza della maratona New York. Per questa gara ho deciso di utilizzare ancora una volta le ASICS NoosaFF con le quali mi sono trovato benissimo durante tutte le mezze maratone fatte il 2017, nell’attesa di utilizzare e testare il nuovo modello delle Noosa FF 2 .
La partenza resta sempre un momento magico della corsa tra, desidero di scatenare energie, voglia di farcela, felicità di assaporare momenti unici insieme agli altri corridori, e le sensazioni di libertà che si provano a osservare i paesaggi che mi lascio alle spalle.
Dopo lo start e il suono dello sparo che da il via alla gara, riesco a liberare la mente e senza pensieri inizio la mia corsa verso il traguardo. Parlo e saluto i tanti amici che incontro e che già conosco, mentre durante i chilometri che scorrono me ne faccio di nuovi, e ne sono sempre molto felice perché ascolto nuove storie di chi, per un motivo o un altro ha iniziato a correre e vuole gridarlo al mondo.
Riesco anche ad incontrarmi e fare alcuni metri con la mia compagna di team ASICSFrontRunnerItaly Ilaria Novelli che da li a poco salirà sul podio migliorando il suo tempo sulla mezza distanza. La giornata è abbastanza ventosa e fresca. Il piede intorno al 13esimo chilometro mi fa un po’ male, ma è nulla confronto a quello che ho sopportato quando mi sono infortunato. I pensieri sono tutti positivi perché sono tornato a correre e riesco a non pensare a quel fastidio che mi accompagna fino al 18esimo chilometro.
La gara sta per concludersi e con mio stupore mi accorgo di non aver neppure faticato più di tanto a fare questi 21 chilometri. Rallento per godermi gli ultimi due chilometri ripensando che, solo due mesi fa avevo un tutore e due stampelle che mi tenevano compagnia. La felicità prende il sopravvento quando vedo e supero la linea del traguardo, mi emoziono come fosse la mia prima mezza maratona. Alla gara precedente sul traguardo piangevo per il dolore, oggi invece le lacrime sono solo di grande felicità, quelle che la corsa sa regalarmi.
