Se ci credi ci riesci

Ho sempre pensato positivo nella mia vita. Non sempre le cose, le idee, programmi o progetti sono andati come volevo, ma perlopiù e quando l’ho desiderato forte, col cuore, con la mente, facendo passare l’energia in tutti i pori della pelle, facendo in modo che mi attraversasse l’anima, gli obiettivi che mi sono prefissato sono SEMPRE riuscito a raggiungerli.
Ho studiato pianoforte che, per una serie di motivi ho dovuto abbandonare. Essendo un grande fanatico e appassionato di musica, ho desiderato fare lo speaker radiofonico, così a volte da bambino mi capitava di giocare con le antenne in ferro delle vecchie radio. Le allungavo facendo finta che fossero un microfono e fingevo di presentare dischi e canzoni in un improbabile programma radiofonico. Un bel giorno mi si è presentata l’opportunità e l’ho presa al volo muovendo i primi passi in una radio locale, fino ad arrivare anche a due grossi network nazionali.
Il passo da speaker a dj nelle discoteche è davvero breve. Ho desiderato fare anche questo, imparando con i vecchi giradischi e ci sono riuscito abbastanza bene direi. Il culmine l’ho raggiunto quando mi è venuto il pallino di aprire un negozio di dischi. Avevo messo da parte qualche soldino e nei primi anni novanta ho inaugurato DISCOMANIA il mio negozio di dischi, cd e musicassette. Poi la musica ha preso una strada molto digitale e le cose sono andate diversamente da come speravo.

Questo primo mini racconto, per farvi capire e comprendere che credo fortemente in quello che dico, penso e faccio. Per quanto concerne lo sport, ne ho sempre praticati. Da bambino quando vivevo a Vevey un paesino della Svizzera francese vicino Montreux, la prima cosa che mi misero ai piedi fu un paio di sci, da lì la mia escalation come sciatore, pian piano e fino a certi livelli.

Trasferito in Italia ho praticato un pochino tutti gli sport, calcio, pallacanestro, pallavolo e molti altri, seppur mai abbandonando del tutto la corsa, infatti verso i 21 anni ci sono ritornato di prepotenza, senza pensare a gare o altro, ma correre solo per il piacere di farlo. Un bel giorno mi si è presentata l’occasione di gareggiare e da quella competizione non mi sono più fermato. Certo, non sempre con una grande voglia, i momenti di calo devono essere sempre momento di riflessione, così quando ho capito di non essere più interessato alla prestazione cronometrica, mi sono reso conto di vivere la corsa più felicemente, pur se a detta di altri i miei tempi sono sempre discreti.

Ho desiderato e immaginato di fare tante gare, dalle cinque chilometri alla regina, la maratona, anche se io per maratona ho sempre pensato a una in particolare, quella di New York. Ci pensavo tanto e la vedevo come un obiettivo davvero difficile da raggiungere. Un bel giorno mi sono detto:”Antonio, ora o mai più”. Mi sono iscritto tra mille perplessità. Mi ci sono buttato in pratica senza forse ben capire a cosa sarei andato in contro e devo dire che mai avrei pensato di farla, ma non una volta, ben tre volte. Un sogno che si è avverato con mio grande piacere tutte e tre le volte (e quest’anno si replica).

La corsa mi ha regalato e continua a regalarmi grandi emozioni. Durante le olimpiadi di Torino 2006, ho desiderato fare i tedoforo e portare la fiamma olimpica, anche stavolta desiderio realizzato.

Ho voluto correre come testimonial anti-doping per Puresangue Athletic Club e ci sono riuscito.

Sono stato protagonista di uno spot per un importante casa farmaceutica italiana (Bracco), promuovendo degli integratori salini. Un’esperienza bellissima.

Il programma Tv “Oltre il Limite” mi ha dedicato uno spazio sul suo sito raccontando parte della mia storia.

A gennaio di quest’anno mi sono candidato per ASICS come #ASICSFrontRunner 2017. Quando ho visto la domanda di partecipazione mi sono detto: “Se mi candido mi scelgono…”. Follia lo so, ma me lo sentivo e non è presunzione, solo il mio sano desiderio di riuscire nelle cose che faccio.

Quando mi è stato comunicato che ero nei 30 ASICS FrontRunner ero a Barletta per la mezza maratona dedicata a Pietro Mennea. Mi è stato comunicato alle 7:00 del mattino dal community manager di ASICS Luca Conti. Ho pensato a uno scherzo, ma non avendo parlato con nessuno della mia candidatura ho capito che quello che mi stavano dicendo era il vero. Dopo un attimo di shock mi sono ripreso , felice come non mai per l’avventura che da li a poco sarebbe partita (inutile dirvi lo stato confusionale nel quale ho dovuto correre quella mattina).

Momenti di svago
Il resto è stato un susseguirsi di emozioni e certezze che confluiscono nei miei valori e pensieri, quel ASICS (Anime Sane In Corpore Sano) centra in pieno la mia filosofia e stile di vita.

Sorprese, emozioni e sensazioni forti si stanno susseguendo senza esclusione di colpi, come la ricezione del materiale tecnico ASICSFrontRunner a casa, accolto come un bambino attende il suo regalo il giorno di natale. L’invito per il primo meeting degli Asics FrontRunner Italy, l’occasione per conoscere tutti i componenti del gruppo e dell’azienda con base a Cuneo.

I giorni sono stati commentati e raccontati più volte e si percepisce la voglia di fare, di appartenenza e di voler esprimere tutta l’energia e la filosofia del Brand che ci accomuna. Sono certo che ognuno di noi riuscirà a costruire e trasmettere quanto di meglio questo sport ci regala ogni giorno, cercando di avvicinare quante più persone a questa magnifica disciplina che è la corsa, quindi se ci credi, ci riesci.

…provare per credere

Articoli on line

Wesud
Il Crotonese
Crotonenews
CN24
G.S. Interforze Torino