Tiriamo le somme per la prossima maratona

Credo che tutti ci ricorderemo dell’estate del 2017. Calda, anzi, caldissima e ad oggi posso dire che, questo clima incredibilmente strano e mite ci sta accompagnando anche in questo mese di ottobre. Sono stati mesi bellissimi, allenamenti straordinari ma spesso difficili proprio per via della calura.

A pensarci oggi, mi chiedo come ho fatto a finire alcune uscite che, mi sembravano improponibili, per fortuna tutto passa e si affronta con determinazione. Ho trovato spesso rifugio in montagna dove ho fatto alcuni allenamenti che lì non erano davvero previsti, questa cosa sono certo mi abbia aiutato parecchio dal punto di vista fisico, ne ho avuto certezza alla mezza maratona di Pisa che ho utilizzato come test e medio dove, avevo preventivato di fare una corsa in relax chiudendola in circa un ora e ventiquattro minuti, invece è venuta leggermente più veloce e di questo ne sono comunque contento perché mi ha dato fiducia e sicurezza per la maratona del 5 novembre prossimo, che si avvicina a grandi falcate regalandomi come sempre, giorno per giorno, mille grandi emozioni come quella di oggi, di fatti mi è stato assegnato il numero di pettorale, il 3214 e la griglia di partenza che è la Green Wave 1, ossia la prima partenza delle ore 9:50 (16:50 in Italia). Per seguirmi, vi basta scaricare  l’applicazione Tcs New York City Marathon 2017 e alla voce TRACK RUNNERS inserire il mio cognome ( Carvelli ) o numero pettorale ( 3214 ) e cliccare sul segno più ( + ).  In questo modo avete la possibilità di monitorare fino a venti corridori contemporaneamente. Fra le cose belle, anche l’articolo del sito Podisti Net che mi nomina fra i corridori italiani da tenere d’occhio a New York.

Sabato scorso ho affrontato l’ultimo lunghissimo da 36 chilometri. L’uscita come sempre al mattino presto perché il caldo ancora persiste. Per questo allenamento ho utilizzato le scarpa che utilizzerò in gara, le ASICS GEL-NIMBUS 19 . I primi cinque chilometri sono andati in maniera tranquilla, grazie anche al supporto in motorino dell’amico Massimo che non mi ha mai fatto mancare l’acqua e i sali minerali. Dopo il quindicesimo chilometro ho iniziato ad avvertire la stanchezza sulle gambe della mezza maratona della domenica precedente. Ho dovuto concentrarmi parecchio e pensare solo a chiudere tutti i chilometri rimanenti, lo devo soprattutto a Giambattista, il mio allenatore che mi chiedeva di dare tutto dal trentesimo chilometro in poi, ovviamente nei chilometri più difficili per fatica, energie e, poca lucidità mentale.

Dal trentesimo chilometro in poi ho fatto appello a tutto quanto avevo in corpo, col cuore, con la mente e con la determinazione che contraddistingue un maratoneta così, ho iniziato a correre a quello che dovrebbe essere il mio ritmo maratona chiudendo la sessione di corsa oltre le mie aspettative. Adesso la strada è tutta in discesa, mancano solo le piccole rifiniture fino al giorno della gara.

Tcs New York City Marathon 2017